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Gli Stati Uniti, l’Af-Pak e la Cina

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Fonte: http://www.southasiaanalysis.org/papers43/paper4246.html


La questione Afghanistan è pronta a prendere una nuova svolta, con gli USA e la NATO in vena di ritiro, il presidente dell’Afghanistan Hamid Karzai intrappolato nel fuoco incrociato, e la Cina che dichiara la sua intenzione di impegnarsi con il Pakistan in Afghanistan.
Nella sua dichiarazione (dicembre 16) sul
Pakistan-Afghanistan Annual Review, il presidente statunitense  Barack Obama ha trasmesso il senso che l’intenzione originale degli USA di sradicare la militanza e il terrorismo in Afghanistan e stabilire un governo laico e democratico nel paese, è fallita. L’obiettivo ora è quello di concentrare l’attenzione sulle basi di Al Qaida in Pakistan, smantellarle e sradicarle dal confine Pakistano-afghano, sul lato pakistano, dove godono di un rifugio sicuro, grazie al l’esercito del Pakistan e dal suo potente braccio dell’intelligence, l’Inter-Services Intelligence (ISI).
Dal 2007, gli Stati Uniti dal loro più alto vertice, avevano dato prove concrete ai leader pakistani dalla collaborazione dei vertici dell’ISI con i
Taliban afghani e altre organizzazioni militanti che combattono gli Stati Uniti e i loro alleati. Questo ha avuto uno scarso impatto sull’esercito pakistano. Il comandante dell’esercito pakistano, il generale Parvez Asfaq Kayani, aveva messo in chiaro che il Pakistan ha avuto un costante interesse nella creazione di un governo amico del Pakistan, dove i Taliban afgani avevano un ruolo dominante, e contrastare l’influenza dell’India in Afghanistan. La determinazione del Pakistan nel creare in Afghanistan come una “profondità strategica” resta non negoziabile.
Il presidente Obama ha esposto frustrazione e impazienza verso la riluttanza dell’esercito del Pakistan nel voler eliminare i militanti dal Nord Waziristan. Questa è l’area principale in cui la temuta cricca
Haqqani, una creazione dell’ISI per le operazioni contro il governo afghano, si trova. Allo stesso modo, le forze di sicurezza e il governo pakistani hanno evitato di agire contro i talebani della Shura di Quetta. Attacchi dei droni statunitensi hanno colpito un certo numero di importanti leader di Al Qaida e dei taliban, ma hanno avuto scarso impatto sul cricca Haqqani.
Anche se il Presidente Obama cerca d’interrompere l’avanzata dei
taliban in Afghanistan, sembra abbia deciso di lasciare definitivamente che il problema dei taliban in Afghanistan e Pakistan sia risolto. Allo stesso tempo il presidente Obama ha comunicato che gli USA non stanno per lasciare vuoto il terreno dell’Afghanistan-Pakistan. Anche dopo il ritiro dall’Afghanistan nel 2014, la presenza civile e militare statunitense in Af-Pak, rimarrà. La presenza in Afghanistan e Pakistan è di elevata importanza strategica per gli Stati Uniti, nel contesto della Cina e dell’Asia centrale, e della futura ondata terroristica contro di essi e i loro alleati.
Gli Stati Uniti capiscono che sicuramente i centri del terrorismo antistatunitensi ed antieuropei, nel nord della regione, è difficile siano sradicati dall’esercito del Pakistan, a meno che decida di farlo. E non c’è segno che il generale Kayani abbia animo di agire su di esso. Nonostante tutto l’aiuto statunitense, militare e civile, l’esercito del Pakistan mantiene la suo lealtà  verso la Cina.
Nella sua recente visita in Pakistan (17-19 Dicembre), il premier cinese Wen Jiabao ha detto molto chiaramente che la Cina ha rapporto duraturi e infrangibili con il Pakistan. Gli accordi e i protocolli d’intesa sottoscritti per un importo di 20 miliardi dollari, nel corso della visita, hanno segnato un nuovo record nel ‘
continuo‘ rapporto Cina-Pakistan, che copre l’assistenza civile e militari e gli aiuti umanitari. Il premier Wen ha reso evidente che la Cina  sostiene l’approccio del Pakistan nelle azioni contro il terrorismo, quindi, ciò significa che appoggia il Pakistan nel proteggere e sostenere i taliban afghani, la cricca di Haqqani e simili. Ha anche affermato che la Cina continuerà a lavorare con il Pakistan in Afghanistan, nel senso del sostegno del ruolo dei taliban in Afghanistan. La Cina ha stabilito un buon rapporto con il governo Karzai, ma ancora più importante, ha un rapporto stretto con i taliban dall’epoca dell’invasione sovietica.
La Cina ha deciso di sostenere la forza militare e economiche del Pakistan, per rendere Islamabad meno dipendente dagli Stati Uniti. Intende anche contribuire a promuovere il Pakistan come un giocatore importante in Asia meridionale, qualcosa di cui l’India ha bisogno di prenderne atto. Questo avrà anche un impatto sulla posizione dell’India in Afghanistan. E’ tuttavia improbabile che la Cina cerchi attivamente di rompere le relazioni economiche dell’Asia Centrale con l’India attraverso l’Afghanistan e il Pakistan, che avrebbe un impatto sulle relazioni della Cina con questi paesi. È evidente, tuttavia, che il Pakistan consulta la Cina su tutte queste questioni. Dopo tutto, il presidente pachistano Asif Ali Zardari ha compiuto cinque visite in Cina da quando ha preso ufficio nel 2008.
Il presidente Hamid Karzai è nei pasticci, e gli Stati Uniti sono anche responsabili di questa situazione. Washington ha manovrato per nominare presidente Karzai, e poi ha cercato di abbatterlo. La corruzione è un grave problema in Afghanistan, non c’è dubbio, ma gli Stati Uniti continuano a non capire che i loro standard non possono essere semplicemente imposti in una notte l’Afghanistan. L’Afghanistan è un paese di rivalità tribali e settarie, e si risente dei regimi stranieri che impongono la loro leadership su di esso.
Il presidente Karzai si aggrappa ad ogni paglia per restare vivo – dall’esercito e dall’ISI del Pakistan a Iran e Cina. Se soccombe alla pressione del Pakistan, per includere i talibani al governo, i vecchi membri dell’Alleanza del Nord, che hanno posizioni importanti nella sicurezza dell’Afghanistan, si opporranno. E neanche amano tanto il Pakistan.
Nello scenario in evoluzione, c’è poco augurio per l’Afghanistan. L’ex ambasciatore statunitense in India, Robert Blackwill, ha suggerito la divisione dell’Afghanistan. Questo sarà lo scenario estremo, ma creerà una turbolenza costante nella terra chiusa dell’Afghanistan.
Il confronto Cina-USA sta evolvendo in Af-Pak, ed è un problema grave per questa regione. Iran, un amico strategico della Cina, ma con un discutibile rapporto strategico con il Pakistan, collegato a questioni religiose, non ha intenzione di starsene in silenzio.
Le opzioni dell’India sono di agire con calma a sviluppare un lavoro umanitario in Afghanistan e a stare lontano dalle situazioni conflittuali. L’India, dopo tutto, è l’unico paese coinvolto che è rispettato dal popolo afgano. Questa è la carta da giocare.
I nuovi sviluppi, comunque, indicano una situazione più turbolenta in Afghanistan. in quanto vi sono più parti coinvolte. Questo è il nuovo “
punto caldo” nel processo decisionale. In tali circostanze, è difficile fare una proiezione futura per la pace, la stabilità e lo sviluppo in Afghanistan.

(L’autore è un eminente analista della Cina, con molti anni di esperienza.)

Traduzione Alessandro Lattanzio
http://www.aurora03.da.ru
http://www.bollettinoaurora.da.ru
http://sitoaurora.xoom.it/wordpress/

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